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Danilo Toninelli, ore contate. Il clamoroso appello congiunto al Quirinale: lo fanno fuori

Giulio Bucchi
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A Danilo Toninelli conviene arrendersi, perché è circondato. Il vicepremier e capo del suo partito, Luigi Di Maio, secondo Repubblica non ne potrebbe più del suo ministro delle Infrastrutture pasticcione, incapace di gestire in maniera convincente il post-crollo del ponte Morandi a Genova. La Stampa rincara la dose, parlando di una crisi di nervi dello stesso Tonineli, ormai ai ferri corti con i suoi stessi collaboratori. E Dagospia riferisce in anteprima dell'iniziativa congiunta del sindaco di Genova Marco Bucci e del presidente della regione Liguria Giovanni Toti, "intenzionati a chiedere un intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché il governo Conte dia le risposte promesse per la ricostruzione del ponte. Aspetteranno fino al momento in cui il decreto sarà vagliato dall'ufficio legislativo del Quirinale (previsto entro stasera)".  Leggi anche: "Bello il tuo ponte con...". Anche Gino Paoli prende a pesci in faccia Toninelli Lo scontro nel governo tra Lega e M5s, sul tema, è evidente. Di Maio e soci hanno promesso di far fuori Autostrade per l'Italia dal capitolo ricostruzione, ma il rischio di ricorsi (persi) è altissimo. Non a caso, il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti, nota Dago, "sta facendo pressione per intavolare una trattativa con Autostrade, la meno onerosa possibile, che porti alla rinuncia volontaria a partecipare alla costruzione del ponte". A Toninelli anche il Quirinale contesta di non essersi "mai degnato di discutere con l'Ufficio legislativo, soprattutto per evitare una lunga analisi del decreto". Al di là del merito, l'impressione è che Di Maio abbia intenzione una volta superato lo scoglio di far scontare a Toninelli i guai procurato, chiedendo la sua testa.

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