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Forza Italia, Silvio Berlusconi e il diktat di Nicola Ottaviani: "Ora basta soubrette nel partito"

Cristina Agostini
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Il centrodestra c'è ancora ma pensare a Matteo Salvini come un "avversario" è "pura folli". Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone promotore di una forza politica all'interno della coalizione che affianchi la Lega, è molto critico con Forza Italia e in una intervista a Il Tempo lancia un appello a Silvio Berlusconi: basta soubrette nel partito. Leggi anche: Berlusconi, dramma politico. Sondaggio Mentana, mai viste cifre così "Il punto, allora, è capire cosa vuole Fi o il nuovo soggetto che dovrà nascere necessariamente per andare oltre quello che è stato lo schema del passato dello stesso partito. Di certo, se Fi vuole andare in questa nuova direzione, dovrà farsi trovare pronta a livello soprattutto identitario, con un programma ben chiaro, e senza problemi di primogeniture".   Antonio Tajani, continua Ottaviani, "ha capito sicuramente che qualche cosa nell'aria moderata è cambiata. Serve ridisegnare Fi partendo dal rapporto con gli elettori. Il problema è capire, invece, quali siano per Tajani i margini di manovra tra l'interpretazione di quello che vuole la base e il vecchio concetto del cerchio magico". Insomma, Forza Italia "deve strutturarsi se vuole rimanere in vita. Teniamo le soubrette lontane dai centri decisionali della democrazia. Chi non ha il consenso è inutile che con lustrini e mostre cerchi di andare avanti. Oggi la gente ha bisogno di avere la proiezione non del soggetto che va in televisione in modo inghirlandato, ma di chi rappresenta la massaia, la studentessa, il Paese reale"

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