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Manovra, tensioni nel governo: Luigi Di Maio diserta il vertice a Palazzo Chigi

Cristina Agostini
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Le tensioni sulla manovra non si allentano. Tanto che Luigi Di Maio, secondo quanto si apprende, ha deciso diserta il vertice in corso a Palazzo Chigi  con il premier Giuseppe Conte e con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, per limare il decreto fiscale in vista del Consiglio dei ministri che si deve tenere in giornata per approvare il provvedimento. Il vicepremier grillino è nella sede del governo ma non sta partecipando alla riunione. Leggi anche: Pensioni e manovra, bomba sul governo. "Chi mancava al vertice" "Sulla pace fiscale andremo fino in fondo", dice intanto Matteo Salvini a Monza per l'assemblea nazionale di Confimi Industria: "Sui furbetti nessuna transigenza, però ci sono milioni di italiani che convivono con le cartelle di Equitalia che li stanno portando alla disperazione e al suicidio. Uno Stato normale con questa gente ragiona, non continua a condannarla". E insiste: "Mi dicono non si può fare? Ma volere è potere, quindi noi andremo fino in fondo. Un ipotetico governo tecnico in questi mesi di settembre e ottobre dove ci avrebbe portato? Noi stiamo combattendo a colpi di spread". Infine, senza mai citare il reddito di cittadinanza sottolinea: "Sono assolutamente convinto che il lavoro non si crea per decreto. È nei fatti che si vede e si fa la differenza".   

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