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Matteo Salvini ride in faccia a Luigi Di Maio: il gesto clamoroso che umilia i grillini

Giulio Bucchi
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Ha letto le agenzie, Matteo Salvini, atteso la fine di Porta a porta. Lì, in studio da Bruno Vespa, Luigi Di Maio ha parlato di "testo manipolato inviato al Quirinale" e di "manina tecnica o politica" che ha modificato il contenuto del decreto fiscale sul condono. Un'accusa inaudita, una bomba politica istituzionale, l'ombra del complotto gettata di nuovo sui tecnici del Tesoro, ma pure sugli alleati della Lega. Secondo la Stampa, Salvini dopo le prime reazioni rabbiose ("Ma come gli viene in mente di dire una cosa del genere in televisione? Ma poi... chi vorrebbe denunciare?") avrebbe ritrovato la calma e non sarebbe riuscito, letteralmente, a trattenere le risate: "Ma come si fa a prendere sul serio una roba del genere? Sono accuse surreali e incredibili". Non il massimo della credibilità, per un vicepremier come il grillino.

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