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"Cosa devi fare invece di buttare i soldi nel c***o". Feltri, brutale consiglio salva-Italia a Salvini

Maria Pezzi
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 La spending review ideata da Mario Monti, e mai realizzata dal medesimo per totale incapacità amministrativa, è finita in archivio o nel cassetto dei sogni. Chiunque ha governato ha promesso di tagliare la spesa (superflua) pubblica per recuperare denaro da investire in attività produttive. Tuttavia non è riuscito a farlo neanche parzialmente. Ha sempre fallito cosicché i conti dello Stato sono andati via via peggiorando, raggiungendo livelli di guardia. L' inettitudine dei vari ministeri non è più una ipotesi bensì una realtà certificata. Su ciò non vi sono dubbi. Roma è la tomba di ogni speranza. Quando il potere è esercitato nella capitale, non si sa perché, anziché creare distrugge, annienta, rovina le poche cose rimaste in piedi. Per approfondire leggi anche: Vittorio Feltri su Salvini: gli serve un avversario  vero, ecco chi Ne prendiamo atto e pensiamo sia una perdita di tempo analizzare i motivi del fallimento: la storia ha dimostrato da secoli che allorché la città eterna ci si mette di mezzo succede il contrario di quanto è stato programmato in sede pre elettorale. Ecco la ragione per cui consigliamo all' attuale esecutivo di abbandonare i propri schemi gestionali e di adottare quelli lombardi (e veneti) che hanno dato prova, consolidata, di efficienza. In questa regione, e in genere al Nord, si spende con parsimonia e si ottiene il massimo dell' efficienza. In pratica, il nostro governatore Fontana, non butta i soldi dei contribuenti nel cesso, ma li usa per perfezionare la qualità dei servizi in favore dei cittadini. Egli stanzia cifre considerevoli - inferiori alle entrate - allo scopo di andare incontro alle esigenze dei cittadini. Non spreca quattrini per soddisfare le clientele, di cui respinge ogni richiesta non utile alla comunità regionale, e impiega ogni fondo disponibile onde avvantaggiare la gente. In pratica fa il suo mestiere di presidente regionale con l' obiettivo unico di rendere la vita dei lombardi il meno grama possibile. E lo raggiunge brillantemente poiché non butta capitali a vanvera per soddisfare la cupidigia di burocrati e sfruttatori in cerca di guadagni facili e a scrocco: si limita a distribuire le risorse in base alle necessità effettive del popolo. Se il Paese fosse guidato da mani milanesi, nel giro di pochi anni, non avremmo più problemi di spread e roba simile. Per quale motivo non decidiamo di declassare gli schemi romani e di valorizzare quelli nordici che sono salvifici? Evidentemente prevale l' interesse di agevolare gli interessi dei manutengoli, cioè coloro che mangiano alle spalle di chi lavora sul serio. Noi. di Vittorio Feltri

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