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Governo, i "pizzini" di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti ai 5 Stelle: così l'alleanza può saltare

Cristina Agostini
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Da Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti il messaggio agli alleati del Movimento 5 stelle è chiaro: "Il contratto è sacro ma bisogna tenere gli occhi ben aperti". Con due interviste, rispettivamente al Corriere e a Repubblica, i due leghisti mandano due "pizzini" di avvertimento a Luigi Di Maio & Co che hanno un solo significato: se l'ala giustizialista grillina tira la corda, la Lega è pronta a far saltare il governo. Leggi anche: Senaldi: il piano segreto di Salvini per fare fuori Di Maio Ma c'è un'altra eventualità, riporta il Giornale: che la Lega passi all'incasso chiedendo un cambio alla guida del governo o dando un'accelerata al ritorno alle urne. "L'alleanza si basa sulla fiducia reciproca. Se iniziamo a pensare ai sondaggi, ai giornalisti, all'ancien régime che vuole farci litigare per farci cadere, allora finisce male. Sta a noi evitare che accada. In realtà io e Matteo siamo molto preoccupati dai sondaggi sulla Lega. Perché li riteniamo un po' gonfiati. E poi perché rischiano non solo di dare alla testa agli alleati, ma anche di provocare un' ubriacatura tra qualcuno dei nostri", spiega Giorgetti a Repubblica. "E con il 30 % Salvini potrebbe chiedere per sé Palazzo Chigi". E chiedere quindi la testa di Giuseppe Conte. Una richiesta che potrebbe arrivare subito dopo le elezioni europee. Insomma, le due interveniste confermano che la tensione nell'esecutivo è alta. Questa settimana peraltro si discuterà di Dl sicurezza, legittima difesa, manovra, prescrizione. Temi su cui l'accordo tra Lega e M5S non c'è.  

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