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Giulia Bongiorno sulla crisi di governo: "C'è solo una via per evitare la bomba atomica"

Davide Locano
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Sulla prescrizione è tregua armata tra Lega e M5s. La follia grillina, per ora, è stata disinnescata con un compromesso: lo stop è previsto dal 2020, slittamento che ha fatto insorgere gli intransigenti grillini e anche uno dei loro principali punti di riferimento, Piercamillo Davigo. E della vicenda, intervistata dal Corriere della Sera, ne parla anche Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica amministrazione nonché una degli avvocati più famosi d'Italia, insomma una che ha voce in capitolo sulla vicenda. E la Bongiorno si dice convinta del fatto che "la bomba atomica" piazzata dal M5s sotto i processi sia stata disinnescata. Ma poi chiarisce che il congelamento della prescrizione dopo il primo grado tanto cara ai grillini avrà attuazione sicura a partire dal 2020 solo se controbilanciata dalla riforma chiesta dalla Lega, che mira ad assicurare tempi certi al processo: "Le due riforme sono strettamente collegate", ha affermato la Bongiorno. Posizione che però, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha mostrato in mattinata di non condividere: "La riforma sarà approvata con il ddl anticorruzione" ed "entrerà in vigore nel gennaio 2020. Sono 20 anni che se ne parla, oggi c'è una rivoluzione di legalità". Insomma, per lui non esiste quel legame tra le due riforme invocato dalla Bongiorno. Leggi anche: Travaglio di bile, il vergognoso attacco a Giulia Bongiorno Parole in netta contrapposizione, che fanno ulteriormente salire la tensione nel governo. La ministra della Pa, al Corsera, infatti ha affermato che "la clausola di collegamento tra questa norma che blocca la prescrizione dopo il primo grado e la legge che ridurrà i tempi dei processi disinnesca quell'effetto bomba atomica che mi preoccupava molto perché oggi i processi hanno una durata infinita". E ancora, quando è stato chiesto alla Bongiorno cosa potrebbe accadere se, dopo il varo della nuova prescrizione, il governo decidesse di non far partire la riforma dei processi, la risposta è stata chiara: "Sono norme collegate l'una all'altra. La prima entra in vigore quando la seconda sarà in vigore. Punto. Altrimenti rischiamo di innescare di nuovo la bomba atomica. Io, comunque, dico che ce la faremo". Parole chiarissime, che non lasciano spazio ad ambiguità. Insomma, la "bomba atomica" è tutt'altro che disinnescata...

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