Pietro Grasso, Renato Farina lo seppellisce: come è ridotto. Leu è naufragato, lui è rimasto solo
La seconda carica dello Stato si era sposata con la terza carica. D' Alema e Bersani, consapevoli di essere rottamati, l' unica promessa mantenuta da Renzi, avevano mandato avanti a mostrarsi in tutù sul palcoscenico delle elezioni Pietro Grasso e Laura Boldrini. Sempre in tivù, sempre con quel tono straziato e dolente da Pasionario & Pasionaria, i vecchi comunisti erano convinti che quei due avrebbero ridato alla sinistra uscita dal Pd un ruolo enorme, gravido di futuro. Grasso che cola, insomma, grazie al loro ben noto charme presso il popolo. Ne avessero indovinata una. Era una nave con un sacco di capitani, così coraggiosi che se la sono data tutti a gambe nel giro di qualche giorno, i più tenaci hanno atteso qualche mese, imbambolati dalla scoppola. Leu, una sigla che evoca una caramella succhiata, ha preso il 3,3 per cento dei voti, quando tre giorni prima scommettevano ai talk show di superare il 10. La prima a eclissarsi, con la piega del labbro inutilmente amara, è stata Laura Boldrini: ha sciolto l' infelice connubio, e sentendosi giovane ha fondato "Futura", con la desinenza femminile per ovvie ragioni abbastanza narcisistiche. Invece Grasso, ribattezzato con un certo sarcasmo, Capitan Futuro è rimasto sul barchino, a lottare per non essere risucchiato dalla "marea nera", evocata da Ezio Mauro e Roberto Saviano, contro di cui sbatte volonterosamente i remi antifascisti. Dal barchino nel frattempo erano scesi con agilità notevole D' Alema e Bersani, fondatori di Mdp (Movimento dei democratici e progressisti) e poi padrini della nuova creatura. Se n' è andato anche Pippo Civati, leader di Possibile. Insomma, fuga per la sconfitta. OTTO PUNTI - Però nonostante tutto, bisogna dargliene atto, Grasso ha pur sempre una bella cera come l' ultimo dei Brutos di Carosello. L' ultima immagine davvero felice, diremmo radiosa, dell' ex presidente del Senato rimasto al timone di questo naviglio è del 12 ottobre scorso. Venti giorni fa Grasso, leader di Liberi e uguali (Leu appunto) consegna ai posteri un' idea fantastica per risorgere. Basta decaloghi, non vanno bene neppure le cento tesi. Roba vecchia. Ecco l' ottalogo. Per approfondire leggi anche: Pietro Grasso contro Bersani Scrive baldanzoso «un manifesto in otto punti che toccano i nodi centrali del presente e del futuro di un partito di sinistra». Toccare i nodi, questo sì che è un linguaggio di sinistra, il popolo si entusiasmerà. Ma forse non porta bene toccare lì, bisognerebbe abbassare di più la mano. Ma lui non lo sa ancora e intima: «Chi intende tornare alla sua vecchia casa politica, lo faccia al più presto e ci lasci proseguire». Perché dice così? Erano già andati via tutti. E allora perché usare il plurale maiestatis? Lo han lasciato solo come un pirla. Leu è morto. E lui però sta seduto sulla bara con classe, niente da dire. Huffington sostiene che addirittura se ne stia lì, sdraiato sopra il corpo inanimato: «Grasso prova a rianimare Leu». L' ELENCO - La tragica notizia non ha meritato a Leu neppure un mesto necrologio. Fanno tutti gli spiritosi. Contano i pezzi in cui si è spaccato. Il Manifesto che è il più cordiale con il cadavere titola: «Leu, la base va avanti, ma da un partito ne nascono tre». Il Sole 24 Ore fa un altro conteggio: «Si frantuma in quattro (o cinque)». Siccome è colto e spiritoso, ma poco inventivo, Grasso ha riciclato una battuta di Mark Twain: «La morte di Leu mi sembra una notizia esagerata». Mattia Feltri, sulla Stampa, ha ricomposto con mano pietosa la salma della sinistra sul tavolo dell' obitorio politico. Sono 24 brandelli di un vecchio corpo, abbastanza sanguinolenti per ovvio amore al rosso. Tutto Grasso che cola. Oggi andrebbe bene anche Grasso che cala. Pietro Falso Magro forse sarebbe più adatto, adesso come adesso. P.S. Per completezza di informazione, forniamo l' elenco compilato meravigliosamente da Mattia Feltri dei frammenti di cui si (s)compone l'«enorme biodiversità progressista». Pd, Mdp, Possibile, Sinistra italiana, Futura, Patria e Costituzione (Stefano Fassina), il Psi di Nencini, Potere al popolo, Rifondazione comunista, Partito comunista, Partito comunista dei lavoratori, Senso comune, Risorgimento socialista, Carr, DemA, Azione civile, L' altra Europa con Tsipras, MeRa25, Alternativa comunista, Sinistra classe rivoluzione, Sinistra anticapitalista, Rete dei comunisti, Lotta comunista, Partito marxista leninista. Sono appunto 24. Solo perché Leu è morto. di Renato Farina