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Silvio Berlusconi, dramma Forza Italia. Perché Jole Santelli può far saltare in aria il partito

Giulio Bucchi
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La via crucis di Forza Italia e di Silvio Berlusconi si arricchisce di un nuovo, drammatico fronte. Non c'è più solo lo scontro senza quartiere tra le tre fazioni interne al partito, i fedelissimi del Cav che cercano il dialogo con Matteo Salvini, quelli che lo respingono e chi vorrebbe direttamente superare il contenitore Forza Italia. Adesso, spiega un retroscena del Corriere della Sera, sta per esplodere la guerra tra Nord e Sud. E alla fine la solita questione di poltrone potrebbe trasformarsi in un passo senza ritorno: scissione. Leggi anche: Meloni, indiscrezione-bomba. "Chi vuole scippare a Berlusconi", sparisce Forza Italia? A guidare la rivolta è Armando Cesaro, capogruppo di FI nel consiglio regionale campano e figlio del parlamentare Gigino 'a Purpett. Ha incontrato Berlusconi ad Arcore perché pretende un rappresentante meridionale alla guida dei Giovani di Forza Italia. Di fronte alle resistenze del resto del partito, i giovani di Campania e Calabria (tra gli ultimi bastioni elettorali azzurri) minacciano di disertare l'assemblea di Napoli, primo passo per una rottura più drammatica. Berlusconi sta cercando di mediare con i meridionalisti, arrivando a proporre la scelta di un vicepresidente del Sud da affiancare la presidente designato, Stefano Cavedagna. La trattativa va avanti, i berlusconiani del Mezzogiorno però non si limiteranno a protestare sulla poltrona dei giovani. In ballo c'è anche il ruolo di coordinatore, con Jole Santelli e i calabresi disposti a tutto per far insediare Mara Carfagna in una posizione di comando. Difficile, visto che l'ala nordista per ora fa muro. 

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