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Luigi Di Maio, la mossa sporca contro Matteo Salvini: "Alt agli inceneritori lombardi"

Cristina Agostini
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Pare che Luigi Di Maio sia furibondo con Matteo Salvini per la storia degli inceneritori. Il leader della Lega insiste sul fatto che esiste ormai "un sistema di termovalorizzatori sicuri" e che quindi la "morte e la malattia derivano da una mancata gestione e valorizzazione dei rifiuti", ma il vicepremier grillino sta studiando una strategia insieme a Giuseppe Conte, riporta Repubblica in un retroscena, per far passare la sua linea "green" e mettere in discussione l'utilità di quelli esistenti in Lombardia, terra del Carroccio. Leggi anche: Di Maio contestato a casa sua: fischi e cori, un "vaffa" totale La sfida, insomma, è cominciata: "Il contratto lo prevede", avrebbe detto al premier, "se serve, ricorderemo a Salvini che in futuro dovremo superare i termovalorizzatori. Anche i tredici che ci sono in Lombardia...". E Gianluigi Paragone aggiunge: "La Lega ha combattuto battaglie insieme a noi per chiudere alcuni inceneritori. Vanno chiusi, ovunque. Anche in Lombardia. Altrimenti è come parlare di modernità e poi comprarsi una macchina diesel...". Conte pare sia dello stesso avviso. Salvini, al momento tiene il punto: "È vero che nel contratto c'è il superamento ma intanto siamo nel 2018 e sono sicuro che, come abbiamo fatto in questi mesi, con Di Maio troveremo un' intesa per il bene del Paese. Sono ottimista".  

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