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Luigi Di Maio stracciato da Matteo Salvini, le mosse per risalire nei sondaggi

Matteo Legnani
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Il sondaggio Pagnoncelli dev'essere stato una bella botta per Luigi Di Maio. Sia per il dato della distanza tra Lega e M5S sia per quello sul gradimento dei due veri leader di governo, con Salvini intorno al 60% e lui al 47%. Ma l'uomo, come abbiamo imparato in questi sei mesi di governo, è un gran dissimulatore e incassatore. E così, mentre nello staff del ministro per lo Sviluppo economico si lavora su come risollevare l'immagine del "capo" anche in vista di un ritorno in Italia di Alessandro Di Battista che potrebbe creare ulteriori difficoltà a Giggino, lui sceglie la strada del simul stabunt simul cadent: insieme staranno, insieme cadranno. Come sottolinea il Corriere della sera, le ore successive alla diffusione dei dati del sondaggio sono state tutte un "con Salvini di sentiamo dieci volte al giorno", "con Salvini ci fidiamo ciecamente uno dell'altro". Poi c'è la mossa di diffondere sondaggi alternativi, come quello apparso sul Fatto Quotidiano o ancora come "quelli che abbiamo noi" dice lo stesso Di Maio "che ci danno solo a due punti dalla Lega, per cui non sono preoccupato". Leggi anche: Sondaggio Ipsos, Matteo Salvini e la Lega come la Dc dei tempi d'oro

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