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Immigrazione, l'Italia non firma il Global Compact dell'Onu. Matteo Salvini, la clamorosa rottura

Giulio Bucchi
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Storica rottura tra Italia e Onu sull'immigrazione. Il governo di Lega e M5s non firmerà il Global compact for migration, il patto lanciato dalle Nazioni unite nel 2016 per regolamentare i flussi migratori a livello internazionale. Dietro la "migrazione sicura, ordinata e regolare" promessa dall'Onu si nasconderebbe, è il timore dei Paesi scettici come Austria e Ungheria, la volontà di superare la distinzione tra rifugiati e immigrati economici. Di fatto, il via libera per l'"invasione". La palla, ora, passa al Parlamento, che comunque potrebbe propendere per la firma. GUARDA IL VIDEO - "No invasione, confini sovrani". Il trionfo di Giorgia Meloni Da oggi, anche l'Italia dice no e lo fa alla Camera per bocca del ministro degli Interni Matteo Salvini: "Il governo italiano, come hanno fatto gli svizzeri che il global compact lo hanno portato avanti fino a ieri e poi hanno detto fermi tutti, così il governo italiano non firmerà alcunché e non andrà a Marrakech, deve essere l'Aula a discuterne. Il governo italiano farà scegliere il Parlamento". Si tratta di un no tecnico e provvisorio, dunque, ma niente affatto scontato anche perché in Parlamento ai voti della Lega e del M5s si aggiungeranno sicuramente i voti di Fratelli d'Italia e, forse, di Forza Italia.  "Ci sarà una iniziativa congiunta Lega e 5 stelle: non riusciranno a farci litigare neanche stavolta", ha spiegato Salvini. "Ho parlato ieri con Moavero: è assolutamente d'accordo. Bonafede? Non lo so, non riesco a parlare con tutti. C'è stato un lungo lavoro in commissione l'aula è sovrana anche su questo".

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