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Giuseppe Conte fa fuori Luigi Di Maio. M5s, il clamoroso retroscena: presto, il premier...

Giulio Bucchi
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Qualcuno ruberà il posto a Luigi Di Maio, ma non sarà Alessandro Di Battista. Il retroscena della Stampa, che raccoglie gli umori dentro il Movimento 5 Stelle (e non solo tra i presunti dissidenti) svela uno scenario clamoroso, sicuramente inimmaginabile fino a poche settimane fa: a "tradire" e fregare il capetto sarà Giuseppe Conte, il premier. Leggi anche: "Capite cosa sta succedendo?". Sì, il governo sta per cadere: la prova in Parlamento Secondo il quotidiano torinese, il mite avvocato pugliese prestato alla politica avrebbe scalato le gerarchie dei 5 Stelle a tal punto da diventare il candidato premier e leader ideale quando, è questione di mesi, forse settimane, Di Maio andrà a sbattere. A sostenerlo ci sono i sondaggi di gradimento trasversale, la fiducia che ispira negli italiani con il suo essere mediatore e rassicurante. Secondo Emg, per esempio, Conte piace al 46% degli intervistati contro il 43% di Di Maio. Un po' l'effetto-Gentiloni, insomma, con la differenza che mediaticamente Conte sembra spesso schiacciato dal capo pentastellato e dall'altro vicepremier Matteo Salvini e che, soprattutto, non è organico al Movimento che pure ha caldeggiato la sua ascesa a Palazzo Chigi. "Ma ormai non si può più considerare come un estraneo - dice il sottosegretario M5S di Palazzo Chigi, Vito Crimi -. Si è totalmente integrato nel Movimento e in quello che il Movimento rappresenta culturalmente". Un leader silenzioso per sostituire Di Maio, prezzemolino e fanfarone sbugiardato dai fatti. Con Di Maio azzoppato dallo statuto interno che impone un limite di due mandati, Di Battista in ballo per un nuovo reportage (in Africa o in India) che lo dovrebbe tenere lontano dall'Italia per tutto il 2019, qualcuno vuole far scendere in campo il premier non politico. In fondo, sa già come si fa.

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