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Pier Ferdinando Casini: "Al Senato le manovre dei responsabili", governo gialloverde al capolinea?

Davide Locano
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"C'è da allacciarsi le cinture di sicurezza. Le persone normali cominciano ad avere i brividi", premette Pier Ferdinando Casini in un'intervista a Il Messaggero in cui conferma con parole forti che no, questa manovra non gli piace". Quando gli chiedono se a suo parere Giuseppe Conte e Giovanni Tria hanno la forza per imporsi sui due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, spiega che "Conte e Tria sono figli di questa maggioranza: il bilancio di questi mesi per loro non è certo esaltante". Comunque sia, prosegue, "io spero che ci riescano anche perché chi milita nella minoranza, come me, deve avere a cuore il destino del Paese". Leggi anche: Pier Ferdinando Casini, lo schiaffone a Minniti Ma le suggestioni più interessanti, Casini, le consegna quando gli chiedono cosa potrebbe accadere in caso di crollo della maggioranza gialloverde: "Questa volta non vedo il ritorno di un governo tecnico, semmai il tentativo di dare vita, con qualche pasticcio parlamentare, a una riedizione riveduta e corretta del vecchio centrodestra - sottolinea -. Questa volta imperniata su Salvini e non su Berlusconi". Il punto è che, sottolinea Casini, al Senato "dopo pochi mesi di legislatura tutto si respira salvo la voglia di elezioni anticipate. Si stanno attrezzando i nuovi responsabili che, come gli altri in passato, potranno solo fare una brutta fine". E che però, si suppone, potranno permettere la creazione di una nuova maggioranza che escluda i grillini.

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