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Silvio Berlusconi, il retroscena: così ha convinto Dall'Osso a scaricare il M5s

Cristina Agostini
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Quello di Silvio Berlusconi è stato ribattezzato il "capolavoro". In 96 ore infatti ha portato un big del Movimento 5 stelle dentro Forza Italia. Come ha fatto a convincerlo? Facciamo un passo indietro. Domenica 2 dicembre, nell'aula della commissione Bilancio di Montecitorio, il presidente Claudio Borghi comunica che il gruppo M5S sottoscrive due emendamenti alla manovra presentati dal collega Matteo Dall'Osso sulla disabilità, tema caro al deputato affetto da sclerosi multipla. Firma gli emendamenti anche mezza Forza Italia, compresa Renata Polverini, riporta il Fatto Quotidiano in un retroscena.   Leggi anche: La valanga travolge Di Maio, fuga di massa dal M5s. Tutti in Forza Italia: Carfagna sgancia la bomba Ma all'una di notte la relatrice Silvia Comaroli, della Lega chiede ai firmatari di ritirare gli emendamenti e annuncia, in caso contrario, parere negativo del governo. Boschi, Serracchiani e Polverini chiedono di ripensarci. Volano parole grosse. Dall'Osso  abbandona i lavori. Il giorno seguente Dall'Osso chiede al governo di cambiare idea almeno su uno dei due emendamenti. E il sottosegretario Claudio Durigon propone di accantonare la questione. Ma non è finita. Martedì, nuova riunione: richiesta respinta. Mercoledì è furibondo e prova a contattare Luigi Di Maio, che però non lo riceve. Polverini è sua amica: "Mi ha chiesto lui di organizzare l'incontro", confessa. E infatti lo porta da Berlusconi al quale forse ha detto del suo progetto di realizzare un film sulla sua vita.  Poi sappiamo come è andata. Un "capolavoro".

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