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M5S alle europee con un occhio ai gilet gialli

AdnKronos
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Roma, 10 dic. (AdnKronos) - Il Movimento 5 Stelle cerca una collocazione europea in vista delle elezioni di maggio 2019. E inizia a tessere la tela delle alleanze per costituire la sua nuova 'casa' a Strasburgo. Guardando con attenzione a ciò che sta accadendo nella Francia scossa dalla protesta dei gilet gialli, come dimostrano le parole di elogio spese da Beppe Grillo e Alessandro Di Battista per i manifestanti transalpini. I vertici del M5S sono in questi giorni al lavoro per stilare il programma delle prossime europee. I temi al centro dell'agenda grillina, a quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti del M5S Europa, saranno: "lotta austerity; investimenti massicci in nuove tecnologie; tematiche ambientali con economia circolare; lotta a smog e inceneritori". "Confermata" l'assenza del referendum sull'euro, che invece faceva parte dei '7 punti' con cui il Movimento fondato da Beppe Grillo si presentò alle elezioni 5 anni fa. Intanto sono stati avviati i contatti con quelle "forze politiche emergenti" con cui Di Maio vorrebbe costituire il prossimo nuovo gruppo parlamentare. "Stiamo dialogando con tutte quelle forze che vogliono cambiare questa Europa su una piattaforma che metta al centro la lotta all'austerity", fanno sapere fonti vicine ai vertici M5S in Europa. Che non chiudono a un dialogo con i gilet gialli francesi. "Vedremo", rispondono a chi gli chiede di una possibile interlocuzione a livello europeo col movimento di protesta transalpino. Per Di Maio la sfida di maggio sarà cruciale, paragonabile all'"uragano" che si è abbattuto sulla politica italiana il 4 marzo. "Alle elezioni europee - ha spiegato recentemente il titolare del Mise - noi faremo un gruppo Parlamentare con tante forze politiche emergenti, simili a noi. Non staremo né con le destre emergenti, né con le forze tradizionali filo europeiste come il Pd o Fi. Come è successo il 4 marzo, noi saremo l'ago della bilancia degli equilibri in Europa. Il tema del lavoro, della lotta alla burocrazia, dei diritti sociali non sono argomenti italiani ma sempre più temi europei". E proprio di europee avrebbero parlato ieri Di Maio e Grillo, in occasione di un incontro riservato a Roma, mentre in Francia divampava la protesta dei gilet gialli. Dal garante del Movimento 5 Stelle è arrivato un endorsement nei confronti dei manifestanti transalpini, che stanno facendo proseliti in tutto il Vecchio Continente. "I gilet gialli hanno venti punti di programma, non parlano solo di tasse, vogliono il reddito di cittadinanza, pensioni più alte... tutti temi che abbiamo lanciato noi, ma sui giornali finiscono per aver contestato le tasse sulla benzina, cioè l'unica cosa giusta che ha fatto Macron", ha detto Grillo al 'Fatto Quotidiano'. Sulla stessa lunghezza d'onda le parole di Di Battista, per il quale "le richieste dei gilet gialli sono sacrosante, così come sacrosanta è la loro battaglia contro questa stramaledettissima globalizzazione". "Il Movimento - è l'appello dell'ex deputato romano - combatta le battaglie giuste sempre e comunque ricordandosi che i conti si fanno alla fine e che i sondaggi lasciano il tempo che trovano". Sul tema oggi è intervenuto anche Di Maio, che, pur stigmatizzando le violenze degli ultimi giorni, ha ricordato che le proposte contenute "nei volantini dei gilet gialli" sono presenti anche "nel programma di governo e saranno realizzate nella legge di bilancio".

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