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Che tempo che fa e Fabio Fazio, la verità di Franco Bechis, "Veline e poltrone, perché la Rai è un mostro"

Giulio Bucchi
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La guerra di Luigi Di Maio contro Fabio Fazio per il maxi-stipendio a Che tempo che fa, quella del M5s contro i giornali per i fondi all'editoria. Una doppia ipocrisia, spiega il direttore Franco Bechis sul Tempo, perché il problema vero che nessun governo vuole trattare è quello della Rai. "Chi si porta via la fetta più rilevante delle tasse degli italiani - spiega Bechis rispondendo a Giorgia Meloni - è un soggetto solo, che nessuno osa mettere in discussione: la Rai, che con il canone obbligatorio si pappa parte della bolletta elettrica di tutti gli italiani". Leggi anche: "Costi, sprechi e complicità". In Commissione di Vigilanza Rai vogliono processare Fazio I giornali sono appena il terzo settore più assistito dallo Stato, dietro anche alle agenzie di stampa, e "quella fettina è divisa fra giornali piccoli e grandi che hanno la caratteristica di non essere megafoni naturali di questo governo come a dire il vero nemmeno dei precedenti. Quindi, niente giri di parole: quello che da fastidio è il pluralismo, non il finanziamento pubblico". Ecco spiegato perché nessun politico faccia davvero la guerra alla tv di Stato, "un mostro che distorce il mercato impedendo la libera concorrenza degli altri". I governi di ogni colore invece fanno finta di non vedere: "Preferiscono chiudere gli occhi e lottizzare le poltrone pubbliche. Macché spreco di soldi pubblici, o pluralismo. Interessa solo avere megafoni e veline, come in ogni regime...".

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