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Pd, fine ridicola. Pure Federico Pizzarotti li prende a schiaffi: sondaggi riservati, quanti voti gli ruba

Giulio Bucchi
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Il Pd è talmente alla frutta da dover temere persino la scalata di Federico Pizzarotti. Il sindaco di Parma, eletto con il M5s ed espulso dal partito tra mille polemiche, ormai corre da solo e sta organizzando una rete civica. Obiettivo: pescare nel bacino del centrosinistra. La sua nuova creatura si chiama L'Italia in comune, il partito dei sindaci e vuole letteralmente "sfasciare e superare il Pd". Anche per questo i dem, sempre più allo sbando, contando di intrupparlo già per le Europee, dove ogni decimale in più farà comodissimo. Leggi anche: Il nuovo partito di Renzi? Sondaggio-bomba: così fa crollare il M5s "Vai a capire, mi chiamano alle feste dell'Unità, io dico queste cose, che il Pd è morto e non lo sa, e loro applaudono", ironizza l'ex Capitan Pizza su Repubblica. L'esperienza di Parma è ottima, gli ha fatto guadagnare grandi appoggi come quello dell'Unione industriali, Pizzarotti sta già facendo proseliti in tutta Italia con Massimo Zedda primo candidato ufficiale del nuovo partito alle prossime regionali in Sardegna. E a curare la crescita del movimento c'è quel Serse Soverini,già al lavoro a metà anni 90 con Romano Prodi. I sondaggi riservati indicano per il neonato partito pizzarottiano una base di partenza sorprendente del 2-3%, roba da far invidia ai ben più strutturati e mediatici fuoriusciti dem. Segno che chiunque, oggi, può rubare i voti e il futuro al principale partito del centrosinistra italiano.

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