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Silvio vede i falchiAlfano vede LettaE Schifani annuncial'elenco dei traditori

"Anche io ho le mie t...". Il messaggio sibillino di Renato. Vietato parlare di scissione, ma...

Matteo Legnani
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Certo, parlare di scissione o di due Pdl è vietato. E anche il documento messo a punto dagli alfaniani in vista del Congresso nazionale della nuova Forza Italia, esclude l'ipotesi di una separazione tra le due anime del Pdl. Ma quanto è accaduto oggi pomeriggio, dopo che la giunta per il regolamento del Senato aveva disposto il voto palese per la decadenza di Silvio Berlusconi, la dice lunga non solo sul caos che regna all'interno del partito, ma anche sull'esistenza nei fatti di due anime e di due diversi modi di sentire tra gli azzurri. E' capitato infatti che Silvio Berlusconi prima abbia annullato il pranzo che aveva in programma con Alfano e con i ministri Pdl e che poi abbia chiamato a raccolta i 'falchi' del Pdl: da Fitto a Brunetta, da Capezzone a Verdini passando per il sempre fido Gianni Letta. Il Cavaliere rimprovera al segretario e ai suoi di non aver saputo intervenire su Letta per trovare una soluzione condivisa: "Segnalo che il Governo, se volesse, avrebbe un'autostrada per risolvere il problema: è tuttora aperta la 'legge delega' sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattività, la non applicabilità al passato della Legge Severino. Letta dica sì o no" aveva detto ieri il Cavaliere. E la risposta è stata, nei fatti, no. Contemporaneamente, Angelino Alfano incontrava Enrico Letta a Palazzo Chigi insieme ai suoi ministri. E' chiaro che le due fazioni si stiano contando: la prima, quella dei lealisti berlusconiani, per capire se può davvero mettere in atto la minaccia di far cadere il governo; la seconda, quella dei governativi, per verificare di avere davvero i numeri per far marciare Letta anche se i berlusconiani dovessero passare all'opposizione. E intanto, con un messaggio piuttosto sibillino, il presidente dei senatori azzurri Renato Schifani, fin qui noto per la sua posizione di 'pontiere' tra i due opposti schieramenti azzurri, accende un'altra miccia. "Anche io ho le mie 't", la mia lista dei traditori".   

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