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Alfonso Bonafede, fango contro Matteo Salvini: "La cena? Forse non si parla di giustizia"

Davide Locano
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La cena di Matteo Salvini, che ha preso parte all'evento organizzato da "Fino a prova contraria" in tema di giustizia al quale hanno partecipato anche esponenti del Pd, si è trasformata in un (ridicolo) caso politico. Da più parti hanno puntato il dito contro il leader della Lega, sospettato di fantascientifiche connivenze coi democrat. Semplicemente, si trattava di un incontro a cui hanno preso parte disparate personalità. Ma questo non è bastato, per esempio ed ovviamente, ad Alessandro Di Battista, che così come nel suo stile ha sparacchiato a casaccio contro il ministro dell'Interno. Meno scontato, invece, il delirio di Alfonso Bonafede, che si è accodato al grillino con la bava alla bocca (Dibba) per cannoneggiare contro Salvini. Secondo quanto rivela Il Fatto Quotidiano, house organ M5s, dopo aver appreso la notizia il ministro della Giustizia ha manifestato "stupore", anche perché all'evento lui non è stato invitato. Così, piccato, ha commentato: "È sempre meglio tenersi molto lontano da certi salotti romani, sono quanto di più lontano dal cambiamento". Insomma, come un Dibba qualunque Bonafede ha marcato le distanze. E i suoi collaboratori, da via Arenula, hanno lasciato trapelare che "è bizzarro discutere di riforma della giustizia senza il ministro competente. Forse non si parlerà proprio di giustizia". Sospetto piuttosto delirante. Roba da Di Battista, insomma... Leggi anche: "Che peste vi colga": raptus di Giuliano Ferrara

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