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Giuseppe Conte prova a mediare con la Francia: "Sempre nostri amici"

Davide Locano
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Nel pieno della bufera diplomatica tra Francia e Italia, il premier Giuseppe Conte prova a fare da mediatore: "È legittimo interrogarsi sull'efficacia delle politiche globali che stiamo perseguendo sia a livello di Unione Europea sia a livello di Stati singoli. Questo non vuol dire mettere in discussione la nostra storica amicizia con la Francia, né tantomeno con il popolo francese. Questo rapporto rimane forte e saldo a dispetto di qualsiasi discussione politica". Così il premier sulla polemica innescata da Luigi Di Maio e da altri grillini sulla "moneta coloniale" usata dai transalpini in Africa, polemica che ha spinto Parigi a convocare l'ambasciatore francese in Italia. "Continueremo a lavorare con le istituzioni di governo francesi - oltreché che europee e di altri Paesi - fianco a fianco per trovare soluzioni condivise", ha aggiunto Conte. Leggi anche: Salvini: "Così Macron deruba l'Africa" Missione difficilissima, quella del premier: anche Matteo Salvini, infatti, ha rilanciato la polemica contro la Francia e Macron. E nel tentativo di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, Conte ha rilanciato sul tema-immigrazione la necessità di un coinvolgimento organico della Ue: "L'Europa deve battere un colpo - dice Conte - e intervenire coralmente per sostenere più adeguatamente lo sviluppo economico e sociale dei Paesi africani. Tra gli strumenti utili a perseguire questo obiettivo vi è il Trust Fund per l'Africa, il cui finanziamento risulta del tutto inadeguato. Occorre impiegare maggiori risorse e dedicare maggiori energie a un Continente che deve essere messo in condizione di esprimere appieno le sue enormi potenzialità", ha concluso il premier.

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