Par Condicio: Ciambetti (Veneto), 'serve norma adatta alla nuova realtà' (3)
(AdnKronos) - “La norma dunque - ha concluso Roberto Ciambetti - aveva una ragione ma mi chiedo cosa avrebbe detto il professor Livio Paladin, a cui è intitolata questa sala, una figura eminente di giurista, accademico e soprattutto ‘civil servant', davanti all'attuale scenario, diversissimo da quello del 2000, che non teneva conto della forza devastante della rivoluzione tecnologica a cui abbiamo assistito in questi due decenni: la Par Condicio è stata travolta dai tempi, è obsoleta e come tutte le leggi che non tengono conto dello scenario operativo reale rischia di far più danni dei benefici per i quali era stata pensata". "Oggi, gli unici che devono rispettare la par condicio sono le televisioni locali e gli Uffici Stampa degli Enti pubblici, in virtù dell'art.9 della Legge n. 28/2000. Questa è la considerazione centrale dell'evento odierno: capire lo scenario in cui ci troviamo ad operare e capire come sia necessario abrogare o modificare la vecchia norma. Abrogare la norma non significa però rinunciare ai valori e al principio del pluralismo delle fonti. Significa scrivere una norma che, nel rispetto di quel principio, nel rispetto anche di una calmierazione dei costi, sia adatta alla nuova realtà", ha avvertito.