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Luigi Di Maio irritato con Salvini, il retroscena: "Telefonate roventi", il M5s esplode sul caso Diciotti

Giulio Bucchi
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Il "cambio di rotta" di Matteo Salvini non è tanto un imprevisto, quanto un terremoto per il Movimento 5 Stelle. La bomba Diciotti-migranti-giustizia rischia di far saltare in aria il governo ma ancora prima i grillini, che se voteranno no al rinvio a giudizio del leader leghista, come chiesto dallo stesso ministro degli Interni, si ritroveranno contro tutti i loro elettori o quasi.  PIETRO SENALDI, IL VIDEO - "Scacco matto a Di Maio, perché comunque vada Salvini l'ha fregato" Il retroscena del Corriere della Sera riferisce di Luigi Di Maio "irritato" per l'atteggiamento di Salvini, che non l'avrebbe informato anzitempo della lettera inviata al Corriere stesso, e di una giornata di "telefonate roventi tra tutti i vertici (da Roberto Fico ad Alessandro Di Battista)", con aperture al no e brusca retromarcia di Dibba, a Porta a porta. Lo stesso premier Giuseppe Conte, assumendosi la responsabilità della gestione del caso Diciotti, e trasformando il processo a Salvini in processo al governo, ha cercato di levare d'impaccio i 5 Stelle. Ma il problema resta. E nella riunione con i senatori 5 Stelle che in Giunta dovranno dare il loro primo voto sul caso Diciotti, Di Maio ha chiarito che non si deve né mettere a rischio il governo né tradire gli elettori. La partita si giocherà, insomma, tutta su distinguo e cavilli.

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