Cerca
Cerca
+

Matteo Salvini, M5S dirà sì a processo in Giunta, poi al Senato... Il piano per salvare il leghista

Matteo Legnani
  • a
  • a
  • a

La Giunta per l'immunità del Senato voterà a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Con quelli del M5S saranno 13 i "sì" contro i 10 "no" che dovrebbero arrivare da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Così hanno deciso i vertici grillini, perchè in fin dei conti il voto in Giunta non sarà decisivo. Lo sarà invece il voto dell'Aula di Palazzo Madama, che a quel punto, ricevuto il via libera dalla Giunta, dovrà votare per autorizzare il processo a Matteo Salvini per sequestro di persona nel caso Diciotti. Al Senato, il voto sarà con ogni probabilità "segreto" e la strategia del M5S, secondo quanto riporta La Stampa, sarà quella di lasciare libertà di coscienza ai suoi senatori. Confidando nel fatto che, ribelli a parte, il grosso del gruppo voti a quel punto contro il rinvio a giudizio di Salvini. Una strategia per salvare capra (Salvini) e cavoli (il governo) che pare trovare il favore dei senatori grillini, timorosi di perdere la poltrona ben prima che la legislatura abbia fatto il giro di boa, ma che nasconde in realtà due insidie: una potrebbe arrivare da Forza Italia, che se decidesse di votare col Pd finirebbe per spedire Salvini alla sbarra. Certo, sarebbe la certificazione della fine del centrodestra in ogni sua forma e amministrazione (anche quelle locali), ma Berlusconi non ha sempre detto di svegliarsi ogni mattina sperando che il governo cada? L'altra insidia si paleserà se, effettivamente, il ministro dell'Interno scamperà il processo grazie ai voti decisivi della maggior parte dei senatori grillini: a quel punto, infatti, Luigi Di Maio si troverà a dover spiegare a un elettorato "istruito" in un certo modo, perché l'autorizzazione a procedere chiesta dalla magistratura nei confronti di un politico indagato sia stata respinta proprio dal M5S, che ha sempre visto il garantismo come il fumo negli occhi. Ma, anche in questo caso, secondo La Stampa, la strategia è bell'e pronta: l'uomo chiamato a sbrogliare la situazione sarà ancora una volta Alessandro Di Battista, capace di portare il peso delle proprie idee da una parte all'altra del piano e di convincere la base che sul caso Diciotti, all'interno del governo, sono tutti colpevoli. E di conseguenza, che non c'è nessun colpevole. Leggi anche: Alessandro Di Battista fa cadere il governo: "M5S voterà sì al processo contro Salvini"

Dai blog