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Porta a porta, Salvini bombarda i giudici sul caso Diciotti: "Chiara invasione di campo"

Gino Coala
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"Se l'ho fatto per interesse pubblico o mio capriccio personale lo dovrà dire il Senato". Matteo Salvini si dice "tranquillo" dagli studi di Porta a porta con Bruno Vespa sulla decisione della giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di procedere nei suoi confronti da parte del Tribunale dei ministri sul caso Diciotti. "Io ero tranquillo - ha aggiunto Salvini - dicevo 'male non fare, paura non avere'. Tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un'invasione di campo senza precedenti". Leggi anche: Salvini, l'affondo di Casini sul caso Diciotti: "I grillini mangeranno un piatto di me***" A proposito poi della lettera al Corriere della sera, con la quale Salvini ha ribadito il motivo per cui i senatori dovrebbero respingere la richiesta dei giudici, svela un retroscena su cosa sia accaduto poche ore prima della pubblicazione: "Avevo avvertito la sera prima della lettera la Presidenza del Consiglio e il vicepremier Di Maio". Nessuna sorpresa quindi per l'ala grillina per quella missiva, anzi. E sull'esito del voto a palazzo Madama, Salvini ribadisce la sua serenità: "So che ci sta leggendo le carte dubbi non ne ha, ma non mi voglio sostituire ai senatori. Chi ha letto le carte sa cosa è successo, che è stato un atto politico. Lascio ai M5s la loro scelta, ma penso che voteranno di conseguenza, avranno le idee chiare".

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