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Paolo Savona, addio al governo: "C'è l'intesa sul suo nome, va alla Consob"

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Davide Locano
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Manca solo la conferma, ma è sostanzialmente ufficiale: Paolo Savona lascerà il ministero per gli Affari europei per diventare il nuovo presidente Consob, la commissione nazionale per le società e la Borsa. Il governo insiste sulla sua candidatura, nonostante i dubbi sulla compatibilità della sua posizione. Una scelta che libererà una casella nel governo che dovrà essere riempita. Secondo quanto riporta Corriere.it, in queste ore i tecnici del governo stanno preparando una richiesta di valutazione preventiva di compatibilità da presentare all'Antitrust, l'authority sulla concorrenza, competente in questi casi. Nel dettaglio, sarebbero state individuate tre possibili incompatibilità: la legge Madia sulla pubblica amministrazione che permette di dare un incarico pubblico ai pensionati, come Savona, ma solo a titolo gratuito e per la durata massima di un anno, contro i sette del mandato di presidente della Consob; la legge Frattini sul conflitto di interessi che vieta a ministri e sottosegretari di ricoprire incarichi in enti pubblici anche economici per un anno dopo la scadenza del mandato; infine la legge istitutiva della Consob che vieta di assumere incarichi nell'ente a chi nei due anni precedenti ha avuto ruoli di vertice in società vigilate dalla stessa Consob, e Savona fino a maggio del 2018 era presidente del fondo Euklid. Leggi anche: "Il trucco sul Pil": Paolo Savona accusa l'Europa

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