Voto ai 16enni e logo Pd, tutti contro Zingaretti
Primarie
Roma, 6 feb. (AdnKronos) - "Nicò, veramente i primi sedicenni che hanno votato alle primarie oggi sò padri de famija". La deputata del Pd Patrizia Prestipino ha utilizzato il romanesco. Ma, dialetto a parte, nel Pd è tutto un fuoco di fila contro Nicola Zingaretti da parte delle mozioni Martina e Giachetti. A far discutere, la decisione della Commissione congresso di aprire i gazebo ai 16enni e l'utilizzo del logo Pd nella campagna elettorale per le primarie. "Inspiegabilmente oggi Nicola Zingaretti esulta su Twitter, come se fosse un'odierna conquista, per il fatto che i sedicenni potranno votare alle primarie del Pd - spiega Anna Ascani, che al congresso corre in tandem con Roberto Giachetti -. A questo punto, non so dove sia stato Zingaretti negli ultimi 12 anni e quanto abbia avuto a cuore la partecipazione alla vita democratica del Pd, ma i sedicenni hanno sempre potuto votare alle primarie del Pd". Per la Ascani, "Zingaretti vuole voltare pagina e dimostra di non sapere nemmeno a che pagina siamo: non un buon inizio per chi si candida alla segreteria". Ma le polemiche più accese sono scoppiate per l'uso del logo Pd. All'indice è finita la modulistica pubblicata sul sito di Piazza Grande, la piattaforma programmatica di Zingaretti per le primarie. Sul volantino preparato per il 3 marzo ci sono gli slogan del candidato ("è tempo di ricostruire" o #voltiamopagina") ma non c'è traccia del logo del Pd. Dal comitato Zingaretti si fa notare come in alto sul volantino campeggi in evidenza la scritta 'primarie Partito democratico'. "È tempo di rimettere i simboli. Senza polemica eh", scrive su Twitter la deputata Alessia Morani rilanciando il manifesto 'incriminato' di Zingaretti. La mozione Martina, di fatto, ha replicato annunciando per il 23 e 24 febbraio prossimi una iniziativa in 100 città in tutta Italia con gazebo e volantinaggi sottolineando: "Noi mettiamo il simbolo ovunque". Nei volantini messi a punto per l'iniziativa, il simbolo del Pd appare in basso di fianco allo slogan 'Martina segretario'.