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M5s, Sonia Marcozzi massacrata in Abruzzo? I grillini la celebrano così: manifesto-horror

Gino Coala
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Contro il M5s si sprecano fin troppe critiche, soprattutto quella di aver cambiato idea su quasi tutto, dalla Tap all'Ilva. E invece va riconosciuto ai grillini l'assoluta coerenza che li contraddistingue da anni nello stuprare la lingua italiana. Difficile raggiungere le vette di eccellenza di Luigi Di Maio e il suo complicato rapporto con il congiuntivo, ma gli amministratori della pagina "Noi che vogliamo un'Italia a cinque stelle", sostenitori della candidata grillina alla presidenza dell'Abruzzo, Sara Marcozzi, si stanno impegnando come matti. Leggi anche: Abruzzo la minaccia del grillino Corrao: "Salvini pagherà le conseguenze" Reduci da una pesantissima sconfitte alle ultime elezioni regionali, i grillini abruzzesi hanno insultato gli elettori che hanno voltato loro le spalle chiamandoli "ignoranti, servi" piegati al clientelismo della politica. Una vagonata di insulti confezionata da un messaggio che resterà agli annali: "Grazie per l'impegno! - scrivono i grillini abruzzesi - Tutto il bene fatto non è servito a niente. La politica del clientelismo e servilismo, unito ad una buona dose di ignoranza, ha avuto la migliore". Roba da far venire un infarto anche a una maestra delle elementari.

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