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Luigi Di Maio, alle Europee sarà il tracollo. La voce dal M5S: "I nostri elettori non le amano molto..."

Matteo Legnani
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Una botta e via? Questo è il Movimento 5 Stelle? Parrebbe proprio di sì. Perchè dopo il trionfo del 4 marzo 2018, i grillini hanno visto scendere continuamente i loro consensi. E che quella dinamica non fosse solo il frutto di indagini demoscopiche lo ha dimostrato il voto in Abruzzo, dove i 5 Stelle sono stati sbaragliati dal centrodestra e dalla Lega in particolare. Ora arrivano le regionali in Sardegna e Basilicata e poi le Europee. E il Corriere della Sera riporta un singolare virgolettato atribuito "ufficiosamente" a una figura di vertice del M5S che di fato anticipa quello che è un tracollo atteso: "Luigi non sarà il capro espiatorio se alle Europee prenderemo meno di quello che ci danno i sondaggi. Nel 2014 eravamo accreditati del 28 e prendemmo il 21 per cento. A maggio prossimo non andrà molto diversamente. I nostri elettori (le elezioni europee, ndr) le sentono poco, come le regionali". Tradotto: l'M5S è un partito da elezioni politiche. Sempre che non sia stato semplicemente "il partito" di "quelle" elezioni politiche... Leggi anche: Sondaggio, effetto-Di Battista: dove fa precipitare il M5S, le cifre del tracollo

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