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Diciotti, Rousseau e il tragico disastro di Di Maio e Casaleggio: cosa trovano davanti i grillini che votano

Giulio Bucchi
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In tilt il Movimento 5 Stelle, in tilt pure la piattaforma Rousseau. Nel giorno più importante degli ultimi mesi, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio vanno incontro a una prima, colossale figuraccia. Dalle 10 alle 19 gli iscritti grillini dovevano votare per mandare o meno a processo Matteo Salvini sul caso Diciotti, un verdetto da cui forse dipende la sopravvivenza del governo gialloverde. Bene: per non meglio precisati problemi tecnici la piattaforma risulta irraggiungibile e così i vertici del Movimento hanno dovuto spostare di un'ora le operazioni di voto, dalle 11 alle 20. In seguito a un nuovo problema tecnico, il voto è stato poi nuovamente prorogato fino alle 21.30. Leggi anche: "Perché tanti sbaglieranno". Cosa sa De Falco: il disastro M5s sul voto a Salvini Cose che possono capitare? Forse, ma se sei al governo e ti affidi alla rete per decidere da che parte andare devi essere sicuro che tutto funzioni per il verso giusto, per non dare adito a sospetti e dietrologie. Peraltro, dopo la valanga di critiche (e insulti) per il quesito giudicato troppo cervellotico (i grillini che vorranno mandare a processo Salvini dovranno votare no, chi lo vorrà salvare dovrà votare sì), i vertici hanno pensato bene anche di cambiare in corsa la domanda. I gestori hanno aggiunto la postilla "è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato" e "non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato" sotto le due risposte possibili. 

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