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Diciotti, la profezia di Becchi sul voto contro Salvini: perché Di Maio rischia grosso

Gino Coala
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L'esito del voto sul caso Diciotti in corso sulla piattaforma Rousseau è sostanzialmente scontato secondo Paolo Becchi, tra gli intellettuali che assieme a Gianroberto Casaleggio immaginarono uno strumento di democrazia diretta come quello usato oggi dal M5s. Secondo il prof. Becchi il voto organizzato dai grillini ha un senso solo strumentale: "Quasi con l'obiettivo di togliere le castagne dal fuoco dei dirigenti pentastellati - ha detto a lospecialegiornale.it - che possono lavarsi le mani e far assumere la responsabilità di quanto avverrà agli iscritti. Ma in base al nuovo statuto, il voto online non è più vincolante, nel senso che i parlamentari sono chiamati soltanto a tenerne conto senza l'obbligo di rispettarlo". Leggi anche: Diciotti, Travaglio smascherato dalla Raggi: scoppia il caso, come poteva inguaiare Di Maio e Salvini Come andrà a finire è fin troppo facile da prevedere, considerando che i parlamentari potrebbero trovarsi davanti alla scelta se far cadere di fatto il governo con Matteo Salvini o salvarlo. Il significato del voto però ha un altro significato, secondo Becchi, e riguarda l'operato di Luigi Di Maio come leader del M5s: "Al leader della Lega interesserà molto poco ciò che decideranno gli iscritti M5s, mentre la cosa non potrà lasciare indifferente il vicepremier pentastellato. Perché fino a oggi i referendum online si sono sempre conclusi con una vittoria schiacciante per le tesi del Movimento".

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