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Giancarlo Giorgetti, la missione negli Stati Uniti per evitare il disastro economico in Italia

Gino Coala
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Nei prossimi giorni Giancarlo Giorgetti volerà negli Stati Uniti per cercare di rassicurare gli investitori internazionali, prima che un'altra "tempesta perfetta" si abbatta sull'economia italiana. Quando lo spread è tornato a galleggiare attorno ai 300 punti, per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio non ci sono stati dubbi sulla necessità di partire e anticipare i venti contrari: il viaggio, secondo un retroscena di Repubblica, sarebbe stato organizzato in pochissimi giorni. Giorgetti partirà il 27 febbraio, destinazione New York: "Dobbiamo rassicurare gli investitori, c'è nervosismo". Leggi anche: Salvini e Giorgetti, il retroscena incrociato Solo pochi giorni fa, l'agenzia di rating Ficht aveva dato un colpo alla già precaria stabilità italiana. Confermato il giudizio BBB, la previsione dell'agenzia è passata da stabile a negativa: meglio quindi mettere subito a tacere eventuali rumors sulla crisi di governo e soprattutto sui prossimi giudizi delle agenzie. Il peggio deve ancora arrivare, per esempio il 26 aprile, quando Standard & poor's si esprimerà sull'Italia, dopo ovviamente la "pagelle" dell'Ue sulla manovra economica, in piena recessione. Il viaggio di Giorgetti ha anche un enorme peso politico. È lui l'incaricato da Matteo Salvini per aprire il dialogo tra la Lega e il mondo finanziario, non a caso nel viaggio è prevista anche una tappa a Londra. E poi negli Stati Uniti, dove Giorgetti avrà occasione di incontrare numerosi esponenti del Partito conservatore, che fino a poco tempo fa aveva come unico riferimento in Italia Forza Italia e naturalmente Silvio Berlusconi.

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