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Primarie Pd, buffonata di Vittorio Di Battista: "Ho votato tre volte". Ma è una farsa: come si suicida

Davide Locano
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Robe che soltanto un Di Battista. Non si parla in questo caso di Alessandro Di Battista, ma del padre Vittorio e della sua ultima "prodezza". Già, perché il padre del leader grillino ha raccontato su Facebook di essere andato a votare alle primarie del Pd in tre seggi diversi e per tre candidati diversi. Un modo per dimostrare come le primarie democrat siano una buffonata. Ma la buffonata è stata la sua (e il perché lo si spiega al termine dell'articolo). "Oggi farò il bravo cittadino. Mi sono docciato, ho preso il caffè, accesa la prima sigaretta e sono pronto. Carta di identità, tessera elettorale e due euro, vado a votare alla sede del PD (già gloriosa sezione del PCI) di Civita Castellana, in via San Gratiliano, senza numero civico. Malgrado i due euro falsi, sono riuscito ad indicare il mio 'segretario' preferito, il più bello ed il più simpatico, Bobo Giachetti", premette Vittorio Di Battista. Dunque, nel post intitolato Mistero Buffo, prosegue: "Soddisfatto salgo in macchina e vado a Castelnuovo di Porto, presso la Sala Polivalente di via Renzo Gloria, ad esprimere la mia preferenza per Maurizio Martina, mio candidato autentico, malgrado i due euro falsi. L'operazione riesce senza intoppi ed allora risalgo in macchina e, dopo neanche venti minuti, a Roma, vado al seggio numero 3 di Piazza Mazzini dove, per spirito caritatevole, il mio voto lo riservo per il fratello del commissario", ovvero Zingaretti. Non è finita: "Sono felice, felice di avere esercitato un diritto democratico, felice della cortesia degli addetti ai seggi e felice di non aver dovuto superare nessun controllo. Settanta quattro anni di Repubblica Democratica ed antifascista mi hanno insegnato i valori fondanti di questa nuova Italia. Con un documento valido, la tessera elettorale e qualche euro falso, puoi comportarti da bravo cittadino e far contenti tutti e tre i candidati, far gioire i commentatori e triplicare il numero dei votanti. E pensare che il buon Benito definiva le elezioni ludi cartacei...". Dunque conclude con la consueta 'eleganza' rivolgendosi all'entourage del Pd: "A 'mbecilli!". Bene, fino a qui il racconto. E perché mai quella del padre di Di Battista sarebbe una buffonata? Presto detto, basta dare un'occhiata all'ora della pubblicazione del post su Facebook: prima delle otto del mattino. Peccato che i seggi del Pd aprissero proprio alle otto. Impossibile, dunque, che Vittorio Di Battista avesse votato in tre luoghi diversi ancor prima che i seggi aprissero. In molti, dunque, ipotizzano che quella di Dibba senior sia soltanto una farsa. Più che un'ipotesi una certezza. Robe che soltanto un Di Battista, appunto. Per onor di cronaca, in una nota anche il Pd ha smentito il voto di di Battista: "Contrariamente a quanto affermato, Vittorio Di Battista non ha votato né al circolo del Pd di Civita Castellana, né al seggio di Castelnuovo di Porto, né in piazza Mazzini a Roma. Solo per la precisione".

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