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Nicola Zingaretti, il nuovo segretario cancella Renzi dal Pd: "Non lo votavo neanche quando era potente"

Gino Coala
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I primi attacchi di Nicola Zingaretti da segretario Pd sono tutti contro il sovranismo e Matteo Salvini, così da recuperare il prima possibile quegli elettori che fino a oggi non sentivano neanche un mormorio da parte dei dem. Da Zingaretti arriva almeno una posizione chiara e netta, tanto contro i sovranisti, tanto sul tema spinoso di Matteo Renzi e renziani all'interno del partito. Leggi anche: Zingaretti, chi si schiera col nuovo segretario: la prova, il Pd non vincerà mai Con le elezioni Europee alle porte, Zingaretti prova a motivare i suoi, dando addosso ai sovranisti: "Sia chiaro - dice il nuovo segretario dem - che i peggiori responsabili della crisi dell'Europa sono Salvini e i suoi amici sovranisti. Il sovranismo è imbroglio". Per mettersi al sicuro, Zingaretti riserva anche stilettate contro i nemici interni, i famigerati renziani: "Io Renzi non l'ho mai votato - tuona il governatore del Lazio - neanche quando sembrava onnipotente. Ma ho sempre avuto con lui rapporti schietti e leali. Vorrei che continuassero ora che i ruoli sono cambiati. Non ho segnali in senso contrario, sono ottimista". I due si sono anche sentiti, ma l'ex segretario ha ancora in qualche modo il controllo di buona parte dei parlamentari dem: "I gruppo sono del Pd. E di nessun altro. Mi aspetto che sia così. Dobbiamo dare all'Italia un partito con meno sospetti e più rispetto". Il rischio guerriglia però è alto: "Quando litighiamo troppo, ci criticano. Quando litighiamo poco, come nei dibattiti delle primarie, pure. Bisogna trovare una terza via".

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