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Luigi Di Maio fregato, panico M5s: "Governo con il Pd, se andiamo a votare è la fine"

Giulio Bucchi
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"Di Maio deve cercare nuove alleanze". Lo aveva già detto esplicitamente all'agenzia AdnKronos, Paola Nugnes. Ma al Quotidiano nazionale la senatrice M5s "dissidente" e vicina a Roberto Fico fa un passo in avanti. L'asse con il Pd per archiviare il contratto con la Lega è un passo obbligato per motivi ideologici, ma soprattutto di sopravvivenza. "In Parlamento avremmo quattro anni per sovvertire il calo dei consensi. Se, al contrario, cade il governo e si va a elezioni per il Movimento è la fine". Leggi anche: "Nessuna crisi di governo e...": Salvini, devastante siluro contro Berlusconi In caso di ritorno alle urne anticipato, ammette candidamente la Nugnes, "consegneremmo il Paese alla destra identitaria che è ben altra cosa dalla destra liberale. Senza contare che, vedendo come sono andate le ultime Regionali, daremmo anche un aiuto al Pd a risalire". D'altronde, la posizione del leader Di Maio non è mai stata così in bilico: "Ha creato una monocrazia. Non ho detto che deve lasciare. Ma è il momento di discutere se deve farlo".

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