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Matteo Salvini, bomba di Dagospia: "Su cosa cadrà il governo". Un piano perfetto, ma poi...

Davide Locano
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La bomba la sgancia Dagospia in uno dei consueti flash, per l'occasione ribattezzato "bomba flash". Si parla del governo. O meglio, della ipotetica fine del governo gialloverde. Secondo quanto riporta Dago, la maggioranza potrebbe rischiare sui dossier de "la via della seta" e del 5G, ovvero gli accordi con la Cina. "Matteo Salvini sarebbe pronto a rompere il contratto di governo se Luigi Di Maio firmasse il protocollo cinese", si legge. Insomma, l'esecutivo non cadrà sulla Tav. Semmai potrebbe collassare a causa della Cina. Se Salvini si mettesse di traverso all'accordo, continua Dago, "acquisterebbe così la statura di statista affidabile e salva-Occidente dal cavallo di Troia di Pechino"; Stati Uniti ed Unione Europea, infatti, storcono il naso per gli accordi con Pechino. Ma non è finita: in caso di crisi di governo e ritorno al voto, in caso di probabile vittoria, Salvini "potrebbe ottenere in cambio più flessibilità al macigno dei 40 miliardi da scucire della prossima finanziaria". Una ricostruzione appassionante, che però viene smentita dall'entourage di Salvini, che fa sapere a Dagospia che "la notizia è totalmente infondata. Salvini - proseguono - ha un atteggiamento prudente sul testo dell'intesa ma non ha mai detto, né pensato, di far cadere il governo". Leggi anche: Pietro Grasso usa i ragazzini per far arrestare Salvini

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