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Roberto Formigoni, negati i domiciliari. Il dramma in carcere: in cella il letto è troppo corto

Cristina Agostini
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Roberto Formigoni viene continuamente umiliato. Non solo gli sono stati negati i domiciliari ma ora il procuratore generale Antonio La Manna, dice che l'ex governatore lombardo più che in carcere si trova in vacanza a spese dello Stato da quando è diventata definitiva la condanna a cinque anni e dieci mesi per corruzione. Leggi anche: "Perché lo porto in galera". Chirico, la sfida a Salvini: a cosa mira la giornalista "Ci sono carceri e carceri. C'è chi viene mandato a Opera o a Busto Arsizio, dove le celle sono strettissime. E c è chi invece viene mandato a Bollate, un carcere a cinque stelle, celle aperte tutto il giorno, laboratorio di pasticceria, laboratorio di pelletteria, non sembra neanche un carcere" dice La Manna secondo quanto riporta il Giornale. Peccato che nella cella 315 dove vive insieme ad altri due condannati, Formigoni, come confida a Gianmarco Senna, consigliere regionale della Lega, non riesca a dormire. Il letto è troppo corto per un uomo alto come lui, circa 186 centimetri. 

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