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Giovanni Tria, Bruno Vespa e la profezia cupa sul governo: perché non si è ancora dimesso

Gino Coala
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Se quello guidato da Lega e M5s fosse un normale governo politico, un ministro come Giovanni Tria secondo Bruno Vespa sul Quotidiano nazionale avrebbe fatto le valigie da tempo. Ma questo governo, di normale ha poco o niente. L'esecutivo era nato con tutte le intenzioni di strappare le regole europee che frenano l'economia italiana. Tria invece ha il complesso ruolo di far rispettare quelle regole, mettendolo in una posizione surreale. Così come è surreale il suo peso politico, ben superiore a quanto dovrebbe, visto che non ha partiti alle spalle che lo sostengono direttamente. Leggi anche: Porta a porta, Zingaretti insulta Salvini: "Sceneggiata criminale del ministro che crede di essere..." Il peso di Tria è enorme in questa fase del governo, perché come lo stesso Vespa riconosce: "Se va via, crolla tutto. Perciò Mattarella lo ha blindato, Giorgetti (additato dai 5 stelle come la quinta colonna dei Mercati) lo sostiene senza darlo a vedere per conto della Lega e lui ieri sera ha annunciato serafico con l'Unione europea che c'è un largo accordo sul Def, il dolcumento finanziario dei buoni propositi". Se poi resteranno promesse, come lo sono per ora tutti i decreti per la crescita del Paese e quello sul rimborso ai risparmiatori truffati dalle banche, lo rivelerà il tempo, non prima delle prossime elezioni Europee.

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