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Danilo Toninelli, altro capolavoro: l'ultima risposta kamikaze, altro disastro sul diesel

Davide Locano
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Fermi tutti, parla Danilo Toninelli. Il ministro delle Infrastrutture e campionissimo di gaffe, si concede in un'intervista al Corriere della Sera, nella quale si parte della accuse nei suoi confronti che filtrano dalla Lega, ovvero che continuerebbe a bloccare opere e cantieri in tutta Italia. Cosa risponde? "Che tecnicamente è falso. Stiamo sbloccando e accelerando moltissimi cantieri, grandi e piccoli. Tutte opere ereditate dal passato che sono ferme da mesi, da anni se non da decenni. E che in alcuni casi riguardano anche governi di centrodestra, di cui faceva parte anche la Lega", afferma il grillino. Insomma, rigetta le accuse, Toninelli. Notevole, però, il passaggio finale del colloquio. La domanda: "Un ultima cosa, ministro: si è pentito del Suv diesel acquistato da sua moglie? Ce l'ha ancora?". Attenzione alla risposta di Toninelli: "La domanda non merita una risposta", premette stizzito. Poi, però, una risposta la dà: "Mi pentirò se lascerò questo ministero senza aver creato le condizioni affinché tutti i cittadini possano comprare una vettura elettrica alle stesse condizioni di una tradizionale. Se non avrò messo in campo gli incentivi necessari, le colonnine elettriche, norme peraltro già inserite in manovra. Quello sarebbe il mio rammarico", conclude. Di fatto, Toninelli si frega da solo ancora: alla domanda sul suv risponde che... è meglio l'elettrico. Geniale. Leggi anche: Danilo Toninelli liquidato da Beppe Grillo: battuta ferocissima

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