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Giovanni Toti, il piano per sciogliere Forza Italia e Fratelli d'Italia: "Con Salvini alleato, non subalterno"

Gino Coala
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Di andare via da Forza Italia Giovanni Toti ora non ha intenzione. Quel che è certo, però, come ha ribadito al Corriere della sera, è che questa Forza Italia al governatore della Liguria proprio non piace, ma non basta "dare un'imbiancata alle pareti" perché il partito di Silvio Berlusconi torni competitivo. Leggi anche: Romani la spara grossissima su Salvini: "Un estremista, cosa ha in mente per Berlusconi" Toti invoca una rivoluzione azzura, la convocazione di una costituente e poi la selezione dei dirigenti con un talent, come X Factor. L'obiettivo è superare gli attuali partiti: "Sciogliere i marchi esistenti per confluire in un nuovo soggetto politico sul modello dei repubblicani e dei democratici americani". Toti chiede quindi un "nuovo atto fondativo, con idee innovatrice: qui si parla ancora di flat tax, oggi economicamente insostenibile, o di legge Fornero, e non di come rilanciare l'economia ferma, di opere pubbliche, di edilizia da incentivare anche privata, di abbassamento del costo del lavoro". L'accusa più volte mossa contro Toti da parte degli altri dirigenti azzurri è sempre stata quella di voler portare pezzi di Forza Italia tra le braccia di Matteo Salvini. Ma l'ex giornalista Mediaset respinge su tutta la linea: "Io sono amico di Salvini e con lui vorrei allearmi, ma restando competitivo e con una mia voce, non in posizione totalmente subalterna". Il tempo stringe secondo Toti: "perché prima o poi questo governo finirà, dobbiamo farci trovare pronti".

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