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Matteo Salvini diserta il CdM su Siri, Giuseppe Conte fuori controllo: "Pronto alle dimissioni"

Giulio Bucchi
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La "soluzione" sul caso Siri sta dando vita a una slavina di governo. Il premier Giuseppe Conte, con piglio decisionista, ha scelto di sfidare Matteo Salvini annunciando il ritiro delle deleghe del sottosegretario leghista Armando Siri, indagato per corruzione, nel prossimo CdM. La Lega continua però a difendere il suo uomo, e non sono previste dimissioni del diretto interessato. Leggi anche: "Due strade davanti". Salvini estremo: pubblica umiliazione per Conte e Di Maio? Anzi, Salvini sta pensando a una reazione eclatante per dimostrare la propria rabbia: disertare il consiglio dei ministri in cui si potrebbe arrivare alla conta con l'alleato M5s, favorevolissimo invece (e anzi, suggeritore) all'allontanamento di Siri. Ai piani alti di Palazzo Chigi, suggerisce un retroscena della Stampa, "l'aria resta pesante". E di fronte alle minacce leghiste di rappresaglia, è lo stesso Conte che avrebbe in mente "un gesto eclatante": "Persino le dimissioni, se dalla Lega e dal suo leader arrivassero frasi o gesti considerati offensivi o provocatori", come sarebbe appunto "disertare il Consiglio dei ministri clou dell'inizio della settimana prossima". E se nessuno, per ora, parla di crisi apertamente, l'escalation di sfide rappresenta oggi l'ipoteca più grave alla sopravvivenza di questo esecutivo. 

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