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Tria e Moavero, la brutta voce tra i 5 Stelle: "Avevano paura di votare su Siri, e così...". Governo a pezzi

Giulio Bucchi
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Doveva essere il Consiglio dei ministri della verità, ma qualcuno non c'è andato. Mercoledì mattina Giuseppe Conte ha posto alla sua squadra la fatidica domanda: "Volete la revoca delle deleghe al sottosegretario Armando Siri?". In ballo, come ha subito messo in chiaro il premier, c'è la fiducia al presidente del Consiglio stesso e, dunque, la sopravvivenza dell'esecutivo. Un buon modo per disinnescare le tentazioni di crisi di Matteo Salvini e della Lega. Leggi anche: "Cosa serve all'Italia": Salvini, schiaffo morale a Di Maio, Perché ha sacrificato Siri Se si fosse arrivati alla conta, i ministri del Movimento 5 Stelle sarebbero stati numericamente in vantaggio sui leghisti ma molto avrebbe pesato anche la scelta di due ministri tecnici pesantissimi, Giovanni Tria (Economia) e Enzo Moavero (Esteri). Che però non c'erano... "Si sono fatti mandare all'estero perché avevano paura che si votasse su Siri", maligna qualche grillino secondo il retroscena del Corriere della Sera. Insomma, fiducia e rispetto reciproco: buone basi per continuare l'avventura a Palazzo Chigi.

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