Roberto Fico, l'infornata grillina alla Camera: 250 nuovi dipendenti, stipendi fino a 300mila euro
Mentre l' assemblea di Montecitorio approvava in terza lettura (ne serve una quarta) il taglio dei parlamentari, il presidente della Camera Roberto Fico (M5S) ha dato il via libera all' assunzione di 250 dipendenti fra consiglieri, documentaristi, segretari e assistenti parlamentari. Gli emolumenti lordi per le diverse posizioni sono in una forchetta che va da 40mila fino a 300mila euro lordi annui. Sono previsti in tutto quattro bandi diversi, il primo a luglio e l' ultimo entro il 2020. I parlamentari cassati dalla riforma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle sono 445: 230 deputati e 115 senatori. Se il provvedimento dovesse passare anche in quarta lettura con una maggioranza qualificata, come prevede la Costituzione, gli scranni scenderanno da 630 a 400 a Montecitorio e da 315 a 200 a Palazzo Madama. L' esito non è scontato, visto che servirebbero 316 sì fra i deputati, contro i 310 registrati nella votazione di giovedì scorso. Di scontato, invece, ci sono le assunzioni dei nuovi dipendenti. Almeno 250, forse 300, che si aggiungono ai 1.063 già in organico. LAUREATI E NON Come spiega bene il Tempo, il primo bando, quello di luglio, è riservato all' assunzione di consiglieri parlamentari. Tra i requisiti richiesti c' è la laurea quinquennale e la conoscenza di una lingua a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. In questo momento i consiglieri parlamentari sono 127 e svolgono funzioni di organizzazione e direzione amministrativa, revisione e controllo, certificazione, assistenza giuridico-legale, organizzazione delle attività legate alle relazioni istituzionali con enti nazionali e internazionali. Il primo stipendio lordo ammonta a 65mila euro lordi annui, che diventano 146mila al decimo anno di attività. COMPENSI VARIABILI Il secondo bando sarà riservato ai documentaristi che si occupano di elaborazione dei documenti tecnici o contabili, relativi a operazioni che richiedono attività di ricerca o verifica, oltre a redigere i resoconti integrali dell' attività parlamentare. In aula e nelle commissioni. Il compenso parte da 40mila euro l' anno per arrivare a 240mila al quarantesimo anno di attività. Con vent' anni di anzianità si percepiscono 155mila euro. Il terzo bando è per i segretari parlamentari che ora sono 238, cui spetta la gestione di documenti tecnici e contabili e tutte le altre procedure d' ufficio, archivi compresi. Emolumenti da 35mila euro lordi annui all' entrata fino a 157mila euro al momento dell' uscita. L' ultimo bando si svolgerà sicuramente nel 2020 e sarà aperto agli assistenti parlamentari, più noti come commessi, attualmente 305 che si occupano di vigilanza e sicurezza delle attività d' aula e non solo. Compenso base: 34mila auro che salgono a 137mila a fine carriera. Le cifre indicate fin qui possono subire incrementi significativi. Se da un lato gli stipendi sono comprensivi degli straordinari, per i dipendenti che svolgano «incarichi di responsabilità, alla retribuzione si aggiunge un' indennità di funzione». Gli emolumenti vengono fissati dall' ufficio di presidenza della Camera, dopo un confronto con i sindacati di categoria del pubblico impiego. Confronto già aperto dal presidente Roberto Fico. Confermata la possibilità di accedere alla pensione anticipata, ma soltanto per 16 dipendenti ogni anno, da qui fino al 2021: i 48 fortunati potranno uscire dal lavoro anche prima dei 60 anni. Dal 2022, invece, le restrizioni cadranno. di Attilio Barbieri