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Matteo Renzi cancella il Pd: "Prima delle politiche deve esserci un nuovo centrosinistra"

Cristina Agostini
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"È evidente che prima delle prossime politiche - non dopo le europee, prima delle politiche - occorra riorganizzarsi". Matteo Renzi, in una intervista a il Giorno, confessa di guardare a "un centrosinistra moderato" perché "le elezioni le vinciamo al centro, non a sinistra", ribadisce. Ma prima di "sotterrare" il Pd l'ex presidente del Consiglio promette lealtà verso il suo partito: "Sono un senatore del Pd e sto facendo campagna elettorale per il Pd. La nostra lealtà è fuori discussione". Detto questo, "è evidente che prima delle prossime politiche occorra riorganizzarsi. Bisogna guardare a un centro sinistra moderato, perché la nostra storia e tutto il mondo insegnano che le elezioni noi le vinciamo al centro, non a sinistra. Negli Usa si vince con Biden, non con Sanders. Nel Regno Unito con Blair, non con Corbyn". Leggi anche: Sondaggi clandestini, il trionfo personale di Berlusconi: che nome gli hanno dato. Ma vuoi vedere che... E se si debba andare oltre il Pd questa sarebbe "una discussione che deve aprire Nicola Zingaretti. Da parte nostra il segretario ha avuto la massima collaborazione. L'unico fuoco amico contro Zingaretti è arrivato da sgangherate proposte dei suoi collaboratori più stretti, tipo aumentare gli stipendi dei parlamentari...". Infine, rispetto a una possibile alleanza Pd-M5S: "C'è questa tentazione da parte di una corrente culturale nella società e di qualche aspirante ministro all'interno del Pd. Ma una alleanza con i Cinque Stelle sarebbe una sciagura. Sarebbe la rivendicazione dell'incompetenza come sistema, come metodo, come valore. La Castelli che spiega l'economia a Padoan, Toninelli che spiega come si fanno i tunnel, Di Battista che parla di politica estera. E noi dovremmo allearci con questa gente?".

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