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Elezioni europee, il dato dell'affluenza alle 12: perché la cifra spaventa Luigi Di Maio e M5s

Davide Locano
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Arrivano i primi dati dell'affluenza alle Elezioni Europee, quelli delle 12. Stando alle prime cifre diffuse dal Viminale, e ancora parziali, a mezzogiorno si era recato alle urne il 16,7% degli aventi diritto. Un in linea rispetto alle Europee del 2014, per intendersi quelle del 40% di Matteo Renzi, in cui alle ore 12 l'affluenza era superiore al 16,2 per cento (al termine della giornata il dato registrò il 57,2 per cento). Stando alle prime elaborazioni del dato diffuse da YouTrend, l'affleuenza rispetto al 2014 sarebbe in calo in alcune grandi città (sono state verificate per ora Torino, Genova e Venezia). Secondo gli analisti, una bassa affluenza potrebbe penalizzare in particolare il M5s e Luigi Di Maio. Alle scorse politiche i grillini presero oltre il 32%, per queste Europee al contrario è atteso un dato intorno al 20 per cento. Un'affluenza bassa, dunque, potrebbe essere un indizio circa il flop dei pentastellati, il cui elettorato "pentito" è meno incline ad orientarsi su altri partiti. I dati, insomma, preoccupano il quartier generale con le Cinque Stelle. Non a caso, alle Europee del 2014 - per quanto il paragone non sia semplice - il M5s prese il 21 per cento. Leggi anche: Senaldi: Europee, ecco cosa hanno da perdere i partiti

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