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Mimmo Lucano sul botto di Matteo Salvini: "Onda nera". Mister Riace, simbolo di una sinistra spacciata

Davide Locano
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Onda nera. Rischio fascista. Democrazia in pericolo. Balle buone per Repubblica e per una sinistra che non vuole mai fare autocritica, cercare le ragioni per le quali la vittoria è sempre e soltanto un obiettivo, una chimera. Si parta da un'evidenza piuttosto clamorosa: alle elezioni Europee, CasaPound ha preso lo 0,33% e Forza Nuova lo 0,15 per cento. Una miseria, cifre da prefisso telefonico. La somma dei due partiti "neri", per intendersi, è di poco superiore rispetto a quanto preso dal Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi e nettamente inferiore allo 0,60% che ha raggranellato il Partito animalista. Certo, qualcuno eccepirà: la fantomatica onda nera per chi eccepisce è rappresentata dalla Lega, da Matteo Salvini. Questo l'assunto cavalcato dalla già citata Repubblica e dalla già citata sinistra che non vuole mai fare autocritica. Facile, troppo facile parlare di "onda nera", di "rischio democratico", di "nostalgia del Ventennio" per giustificare l'ascesa del ministro dell'Interno e del Carroccio. Eppure il vizio persiste. Le granitiche certezze dei progressisti non vengono scalfite neppure dai risultati di Riace e Lampedusa, due comuni "simbolo" della sinistra e dove si è imposta proprio la Lega. No, l'"onda nera" non c'entra nulla. C'entrano le esigenze e le priorità di quel "popolino" che nelle ultime ore è stato dileggiato, soltanto per pescarne due dal mazzo, da Gad Lerner e Gianni Cuperlo. E la Lega, una risposta a quelle esigenze, al contenimento dell'immigrazione clandestina massiccia, evidentemente ha saputo darla. Insomma, che c'azzecca il fascismo? Nulla. Leggi anche: Salvini, sfottò a Lucano dopo la vittoria a Riace Ma tra chi continua ed eccepire, tra chi continua a cavalcare gli assunti dei "republicones" e della sinistra più miope - e no, non può essere un caso - ecco spuntare Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace, il simbolo in carne ed ossa del "modello Riace" naufragato con l'ultimo voto. Nessuna autocritica, nessun dubbio. Dito puntato ancora una volta contro "l'onda nera", il rischio democratico. "Non voglio trovare giustificazioni, dico che a Riace c'è una nuova realtà e dobbiamo prenderne atto", premette commentando il voto. Peccato però che a stretto giro di posta una giustificazione la trovi: "Per me oggi - ha aggiunto Lucano - è un ritorno al passato, quando la luce della politica legata agli interessi del territorio era spenta. Questo nuovo corso sembra legarsi a questa nuova onda nera che attraversa i cieli e non fa intravvedere gli orizzonti, perché si lega a una dimensione della destra, anche in Europa". Onda nera. Proprio quelle due paroline con cui la sinistra si auto-condanna alla sconfitta sistematica. Ed eterna.

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