Europee: Assindustria Venetocentro, 'sì a cambiare l'Ue, ma dal di dentro' (2)
(AdnKronos) - L'analisi del Presidente Finco guarda anche all'interno: "L'esito del voto è stato un segnale molto forte, soprattutto al Nord. Quello che adesso ci aspettiamo è che finiscano gli spot elettorali e si torni a pensare al Paese reale, al lavoro e alle imprese con azioni concrete. Occorre cambiare passo, rimettere mano alle scelte di spesa pubblica, con l'augurio che ciò accada ora con poca demagogia. Avviare una nuova e seria riflessione politica, perché molte decisioni degli ultimi mesi possano essere riviste e corrette e il “contratto” verde-giallo reso più aderente alle reali urgenze del Paese e non dei contraenti". "Mi auguro che le due anime diverse del Governo prendano il risultato elettorale come un supplemento di responsabilità a fare e come un bagno di umiltà. A maggior ragione in un momento insidioso per l'economia nazionale e in cui l'Italia deve affrontare scelte decisive come quelle della manovra autunnale, dopo scelte politiche particolarmente deludenti", auspica. "Il voto ha intercettato un consenso netto e polarizzato - conclude Finco - di cui fare un uso equilibrato. In termini generali, è una democrazia debole, fragile quella in cui insieme a una maggioranza forte e capace di governare, non ci sia anche una opposizione strutturata, non ci sia confronto, contendibilità del consenso. Se c'è una sola squadra in campo va a scapito del bel gioco e del risultato. L'auspicio è che chi ha vinto nettamente sappia fare buon uso del mandato ricevuto, e chi non ha vinto sappia interpretare in maniera positiva per il Paese il ruolo di opposizione".