Luigi Di Maio, indiscreto Tav: pronto a far saltare la testa di Danilo Toninelli per salvarsi
Dopo il colpo basso subito alle elezioni Europee, il M5s rischia di restare travolto quando Matteo Salvini passerà all'incasso, pretendendo che il cantiere della Tav Torino-Lione vada avanti senza altre perdite di tempo. Con gli equilibri ribaltati dalle urne, per i grillini è ormai impossibile fermare la macchina leghista che punta dritta al Sì della Tav. Per fermarla ci vorrebbe il voto in Parlamento, dove il M5s non ha i numeri sufficienti per opporsi. Leggi anche: Toninelli, non siamo subalterni a Salvini: Di Maio vada avanti La soluzione che ormai serpeggia nel Movimento è quindi di sacrificare il povero ministro Danilo Toninelli, che fino a ieri ha provato a spiegare balbettando la posizione del governo, senza cavarne un ragno dal buco. I tentennamenti di Toninelli sulla Tav spiegano meglio di altro quanto i grillini siano con le spalle al muro. Tanto vale quindi lasciare che sia Toninelli a pagare, così da scaricare poi la responsabilità del via libera alla Tav sulla Lega. Sarebbe l'unico modo per far ingoiare il rospo agli attivisti più radicali, quelli insomma che vedono in Alessandro Di Battista il loro punto di riferimento in tema di sviluppo e infrastrutture. Secondo il Fatto quotidiano, Di Battista ha imposto come condizione per tornare a lavorare per il Movimento proprio il rispetto del "No" alla Tav. Difficile mantenere quella promessa per i grillini al governo, considerando poi quanto sia determinato Salvini sul tema. Non a caso il leader della Lega ha voluto nominare Edoardo Rixi come responsabile del Carroccio alle Infrastrutture, appena un minuto dopo la condannata che lo ha costretto alle dimissioni da viceministro. Il segnale su quali intenzioni abbia il leghista è fin troppo chiaro.