Matteo Salvini e l'incontro con Giuseppe Conte, Augusto Minzolini: tre condizioni per andare avanti
Mercoledì, Giuseppe Conte ha incontrato prima i vicepremier (Luigi Di Maio e Matteo Salvini), poi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Faccia a faccia con cui il premier prova a tratteggiare il futuro di un esecutivo terremotato dall'esito delle elezioni Europee. Incontri rimasti strettamente privati. Ma Augusto Minzolini, su Il Giornale, offre qualche informazioni circa quanto si sarebbero detti Conte e Salvini. "A me le elezioni converrebbero - avrebbe detto il ministro dell'Interno -, ma sono disposto ad andare avanti se non sbarrerete la strada alle nostre proposte". Insomma, Salvini ha ribadito quello che ha detto con altre parole in pubblico: Tav, autonomia e flat tax devono essere fatte. Il messaggio è chiarissimo. Come è chiaro che di fronte a uno scenario del genere, il futuro del governo appare davvero incerto. Salvini, sempre secondo Minzolini, avrebbe già ipotizzato con i suoi parlamentari due date per il possibile ritorno alle urne: il 22 o il 29 settembre prossimi. Date che sono state fatte filtrare dall'entourage leghista in modo che arrivassero al M5s, in modo che i grillini capiscano che Salvini, stavolta, non scherza: senza il via libera ad Autonomia, Tav e decreto sicurezza bis subito, Flat Tax poi, l'esperienza gialloverde è archiviata. Leggi anche: "Tiri fuori le palle": Santanchè sfida Salvini