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Giuseppe Conte giura imparzialità: "Non sono mica iscritto al Movimento". E alla conferenza non si sbilancia

Caterina Spinelli
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Giuseppe Conte non si sbilancia, ancora una volta. E a chi, in conferenza stampa, gli ha chiesto cosa ne sarà della Tav - quel cavillo che mette zizzania tra Lega e Cinque Stelle - il premier risponde: "Il progetto fa parte del contratto di governo. È quello il nostro obiettivo. Ho già iniziato a parlare con Macron, ma prima di procedere, va concluso tutto il necessario. Solo a quel punto potremo trarre le fila". "Sono sempre stato trasparente, ho accettato questo ruolo perché il Movimento 5 Stelle voleva la mia indipendenza. Di Maio e Bonafede (coloro con i quali ho avuto più contatti) mi hanno chiamato per questo ruolo. Ma non sono di certo iscritto al Movimento, nessuno mi ha definito suo rappresentante". Leggi anche: Conte vicino alle dimissioni? La conferenza stampa che deciderà le sorti del governo Il presidente del Consiglio tiene a sottolineare che "gli esponenti dei grillini si sono spesso dispiaciuti per molte scelte che ha preso, dopo aver però sentito entrambe le posizioni". Ma continua: "Ho giurato di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione. Non ho giurato alta fedeltà ad altro che a questo". Su un altro quesito Conte la prende alla larga: "La politica dell'immigrazione non riguarda solo sbarchi. Abbiamo sempre salvato chi era in difficoltà". Il governo pretende ora legalità sul tema e controllo della situazione. Ciò, per Conte, non significa spalleggiare la linea leghista. 

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